ACAP compie 20 anni e festeggia con un grande convegno a Napoli

ACAP (Associazione Condominiale Amministratori e Proprietari), l’associazione guidata dall’avv. Nunzio Costa, ha festeggiato i primi 20 anni di attività con un convegno a Napoli.

Nell’accogliente cornice offerta dall’hotel Ramada, si sono incontrati amministratori di condominio, manager immobiliari, esperti di diritto, e i rappresentanti dell’associazione intervenuti da tutto il Paese.

La mattinata è stata occupata da varie relazioni tecniche e giuridiche, mentre nel pomeriggio, dopo il pranzo, i lavori sono proseguiti con una tavola rotonda e sono terminati con la consegna delle targhe del Ventennale ai rappresentati territoriali ACAP.

Varie sono state le tematiche affrontate dai relatori, ma sono emersi tre argomenti principali: l’importanza dell’amministratore di condominio come promotore della riqualificazione energetica e antisismica degli immobili; le complesse e problematiche ripercussioni che la normativa europea sulla privacy, recepita di recente nel nostro paese, ha per gli amministratori di condominio; la necessità di una sempre maggiore qualificazione professionale degli amministratori. Su ques’ultimo tema è stato particolarmente incisivo l’avv. Nunzio Costa, presidente di ACAP, che ha indicato come la Legge, che impone agli amministratori sempre maggiori responsabilità, sia un’opportunità per professionalizzare la categoria. La complessità delle norme, la profondità delle conoscenze richieste, la gravosità delle responsabilità in capo all’amministratore di condominio, sono un’occasione per escludere dall’attività tutte quelle persone che amministrano immobili come secondo o terzo lavoro, senza nessuna formazione iniziale e nessun aggiornamento. La riqualificazione della professione passa anche attraverso la creazione di un albo o di un collegio, anche se l’opposizione incontrata da parte di alcune organizzazioni, la rende difficilmente praticabile nel breve periodo. Oggi come oggi, parlare di building manager, di manager immobiliare o usare espressioni analoghe è fuorviante, poiché solo con il superamento dell’attuale mandato fiduciario, l’amministratore di condominio, potrà avere i margini di autonomia indispensabili per trasformarsi in un autentico manager degli immobili.

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