BasKer, nuovo materiale antifuoco, frutto della ricerca italiana

Si chiama “BasKer” (basalto+ceramico) ed è un nuovo materiale ceramico composito, rinforzato con fibra di basalto, utile per tubi di scarico, paracalore, pannelli e porte parafuoco per applicazioni nei settori trasporti, edilizia, aerospazio, militare e sportivo. Leggerezza, coibentazione, resistenza alle alte temperature e al fuoco lo contraddistinguono rispetto ad altri materiali tradizionali. Completano il suo identikit, sicurezza, sostenibilità – perché ottenuto sfruttando rifiuti industriali – economicità – grazie a costi di produzione paragonabili a quelli dei compositi polimerici – ed efficienza – dovuta alla maggiore leggerezza dei veicoli, con conseguente riduzione di consumi e impatto ambientale.

Il BasKer è stato prodotto a partire da un “Prepreg Preceramico”, un tipo di semilavorato preimpregnato di polimero, formato e successivamente convertito in ceramica fibrorinforzata grazie a un trattamento termico di pirolisi a 700°C.
Durante i test funzionali BasKer ha mantenuto la sua forma con capacità termostrutturale fino a 600-800°C e ha dimostrato resistenza alla fiamma e capacità di isolamento termico fino a 1200°C.
Oltre a BasKer, nell’ambito del progetto sono stati sviluppati impianti pilota per la fabbricazione di semilavorati (prepreg) e componenti, e in particolare una linea pilota di pirolisi e una di pressatura a caldo, per una produzione su larga scala più veloce ed economica rispetto all’autoclave; dimostratori quali paracalore, tubi di scarico e pannelli coibenti resistenti al fuoco.
“Sebbene il processo di produzione basato sulla pirolisi sia intrinsecamente energivoro, le caratteristiche di questi compositi li rendono in grado di contenere i consumi energetici ed incrementare la sicurezza in tutta una serie di applicazioni nei settori trasporti e costruzioni, e ciò fa ben sperare relativamente ad un trasferimento, in breve tempo, alla produzione industriale”, ha dichiarato Claudio Mingazzini, del Centro ENEA di Faenza.
BasKer è stato sviluppato dal progetto EEE-CFCC (Evoluzione Economicamente ed Ecologicamente sostenibile di Compositi Fibrorinforzati a matrice Ceramica in forma Complessa) coordinato dall’ENEA, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna POR FESR 2014-2020, cui partecipano anche altri centri di ricerca della Rete dell’Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, come CNR-ISTEC, CERTIMAC, CIRI MAM (Università di Bologna), l’agenzia ROMAGNA TECH (ex CENTURIA) ed industrie quali, CURTI Costruzioni Meccaniche S.p.A., Riba Composites srl, Tampieri Energie ed EDILTECO Group.

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