GSE pubblica il rapporto Energia nei trasporti 2017

GSE ha appena pubblicato il rapporto Energia nei trasporti 2017. Nel 2016 i consumi energetici complessivi nel settore Trasporti in Italia ammontano a 39,1 Mtep, un dato in flessione di 430 ktep (1) rispetto all’anno precedente (-1,1%) e, più in generale, tra i più bassi degli ultimi 12 anni: nel solo 2012 è stato infatti registrato un valore inferiore (38,7 Mtep). In realtà, nel periodo considerato si è ridotto il solo consumo di prodotti petroliferi (-7,5 Mtep tra 2005 e 2016, per una variazione pari a -17%), mentre tutte le altre fonti hanno incrementato il proprio contributo al settore.

Il trend di diminuzione tendenziale dei consumi di prodotti petroliferi sopra descritto interessa solo i prodotti principali: il diesel/gasolio registra una flessione del -7%, le benzine addirittura del -46% (da 14,2 a 7,6 Mtep). Tutte le altre fonti e gli altri prodotti energetici destinati ai trasporti mostrano invece trend di crescita piuttosto evidenti tra il 2005 e il 2016. Tra le fonti fossili emerge ad esempio il consumo di GPL – Gas petrolio liquefatto (+55%) e del gas naturale, quasi triplicato (da 380 a 1.106 ktep: +191%). I consumi elettrici complessivi (ferrovie, autoveicoli elettrici, tram, metropolitane, ecc.) sono aumentati dagli 853 ktep del 2005 ai 960 ktep del 2016 (+13%).

Ancora più evidente risulta la crescita dei biocarburanti, trainati da meccanismi pubblici di sostegno che obbligano i soggetti che immettono in consumo benzina e gasolio a rispettare una percentuale minima di miscelazione con biocarburanti, crescente negli anni. La variazione rispetto al 2005, in cui il fenomeno era appena apprezzabile, è pari a +589%; è tuttavia con la legge 81/2006 che la diffusione dei biocarburanti ha avviato il suo trend di crescita, ben visibile già dal 2008. Nel 2016, l’incidenza dei biocarburanti (biodiesel e benzine bio, per un totale di 1.041 ktep) sul consumo complessivo di benzine e gasolio in Italia (29.786 ktep) è stata pari al 3,5%.

L’incidenza dei trasporti sui consumi energetici nazionali complessivi nel 2016 (33,7%) risulta superiore al valore medio 2005-2016 (33,4%). In altre parole, la riduzione tendenziale dei consumi energetici del settore dei trasporti, pur rilevante (-13% rispetto al 2005), rimane inferiore a quella registrata dai consumi finali complessivi di energia dell’intera economia (-15%), che evidentemente ha risentito in misura maggiore degli effetti della crisi economica.

Il contributo principale ai consumi finali del Paese è fornito dai prodotti petroliferi, che concentrano oltre il 92% del dato complessivo; la maggior parte di tali consumi è associato al diesel (61,5% dei prodotti petroliferi, 56,6% dei consumi energetici totali nei trasporti), utilizzato ormai in misura quasi tripla rispetto alla benzina. Significativo è anche il contributo del carburante per aviazione (cherosene), poco sopra il 10%.
Tutti gli altri prodotti energetici forniscono un contributo ai consumi complessivi ancora relativamente marginale. Le fonti rinnovabili, in particolare, considerando i consumi effettivi, hanno un peso pari al 3,5% (2,7% i biocarburanti, 0,8% elettricità da FER); poco meno il gas naturale (2,8%) e l’energia elettrica prodotta da fonti fossili (1,6%).

Il rapporto Energia nei trasporti 2017 può essere scaricato dal sito del GSE.

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(1) Le diverse grandezze sono espresse in termini di energia (migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio – ktep), ottenuta dal prodotto tra le quantità dei diversi prodotti energetici consumati e i relativi poteri calorifici; la sola elettricità viene direttamente trasformata da kWh a ktep.

 

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