Ampia partecipazione alla consultazione pubblica sull'Economia circolare

La partecipazione alla consultazione sul documento sull’economia circolare in Italia  è stata molto ampia: oltre 300 tra rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, piccole, medie e grandi aziende, associazioni, consorzi, organismi di certificazione e privati cittadini hanno fornito un contributo puntuale sia al documento che tramite le risposte al questionario.

Durante la consultazione è fortemente emersa da più parti la necessità di intervenire sui seguenti assi:
1) Revisione normativa al fine di semplificarne l’attuazione e migliorarne la coerenza;
2) Strumenti economici al fine di creare adeguati incentivi all’adozione di modelli di produzione e consumo circolari e sostenibili, promuovendo la transizione verso la riforma fiscale ambientale
3) Comunicazione e sensibilizzazione per informare i cittadini sui nuovi modelli di consumo, le amministrazioni centrali e locali sulle opportunità e i benefici legati al tema dell’economia circolare e favorire la collaborazione tra tutti gli attori dell’economia circolare – Pubbliche Amministrazioni, imprese, istituti di ricerca scientifica e tecnologica
4) Promozione della ricerca al fine di favorire l’innovazione e il trasferimento di tecnologie e la competitività dei settori industriali e della formazione di manager e tecnici per rispondere alle nuove esigenze dell’Economia Circolare
La misurazione della circolarità è un altro requisito essenziale per dare concretezza alle azioni da perseguire in materia di economia circolare, verso una maggiore trasparenza per il mercato e per il consumatore.
Vista la complessità del tema e la necessità di approfondimento, sulla base degli input raccolti durante la consultazione,  i ministri Galletti e Calenda hanno creato un “Tavolo tecnico” congiunto finalizzato a individuare adeguati indicatori per misurare e monitorare la circolarità dell’economia e l’uso efficiente delle risorse a livello macro, meso e micro. Questo processo sarà svolto attraverso un confronto continuo con gli organismi pubblici competenti della materia e avrà geometria variabile, coinvolgendo, in relazione ai temi trattati, anche altri soggetti.
Il documento sull’economia circolare in Italia deve essere visto come un punto di partenza, una base condivisa per la realizzazione di quello che sarà il vero e proprio “Piano di Azione Nazionale sull’Economia circolare” che dovrà indicare in modo puntuale gli obiettivi, le misure di policy e gli strumenti attuativi che saranno al centro del nuovo modello di economia circolare per l’Italia.

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