Superbonus 110%: un esempio per l’Europa

I costrutturi europei apprezzano il Superbonus e auspicano una estensione all’intera Europa. E’ la sintesi del comunica stampa congiunto di FIEC, UIPI , EBC.

Noi associazioni immobiliari e di costruzione europee accogliamo e sosteniamo il Superbonus verde proposto dal governo italiano per il rilancio del settore delle costruzioni.
La pandemia COVID-19 ha profondamente sconvolto l’economia dell’Unione Europea, la vita dei cittadini europei e degli operatori economici. Il settore immobiliare e delle costruzioni dell’UE non è stato risparmiato da queste sfide. Sono necessarie azioni urgenti e senza precedenti per promuovere misure ambiziose per il rilancio del settore edile. A livello UE e nazionale, l’attenzione si concentra sulla ripresa verde. In questo contesto è stato annunciato il Superbonus italiano – uno sconto fiscale del 110% sulla spesa per la riqualificazione energetica e il risanamento antisismico  – che fonde due strumenti esistenti che hanno dimostrato la loro efficacia dopo la crisi economica del 2008, ovvero l’Ecobonus e il Sismabonus. Le famiglie potranno usufruire del Superbonus per dedurre i lavori di ristrutturazione delle principali residenze e dei condomini
Tutti i lavori già previsti per l’Ecobonus e il Sismabonus dovrebbero essere coperti dall’incentivo, con l’aggiunta di due importanti misure: il fotovoltaico e l’acquisto di batterie e stazioni di ricarica per auto elettriche. Il Superbonus al 110% faciliterà anche i lavori su parti comuni di edifici multiappartamenti. Le nostre associazioni sostengono pienamente il programma, sperando che in Parlamento la misura venga migliorata per aumentarne i benefici e l’efficacia. Ciò richiederebbe in particolare l’inclusione nel programma delle proprietà in affitto, la semplificazione delle condizioni per trasferire il credito alle società di ristrutturazione o l’estensione dei tempi del programma per tener conto del lungo processo decisionale nei condomini e il rinvio della procedura di autorizzazione. Con circa 7 miliardi di euro di investimenti fino al 2023 dovrebbe promuovere una crescita sostenibile, migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2. Nonostante gli ingenti investimenti pubblici iniziali richiesti, il costo dovrebbe essere compensato da un aumento del gettito fiscale derivante dalle attività commerciali e dalla creazione di posti di lavoro. Per tutte queste ragioni, riteniamo che il Superbonus possa rappresentare un esempio in Europa come strumento utile per favorire una ripresa verde nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, stabilendo incentivi per le famiglie e aziende. Nell’ambito del Green Deal, gli Stati membri dovrebbero promuovere incentivi fiscali considerati da il nostro settore come uno dei modi più efficaci per incoraggiare le decisioni di ristrutturazione.

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